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Approvato in via definitiva il decreto carceri

tra demagogia e miopia di una politica Incapace di risolvere un problema di civiltà
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Approvato in via definitiva il decreto carceri, tra demagogia e miopia di una politica Incapace di risolvere un problema di civiltà

Lettera al Ministro Nordio da un detenuto
 

La Camera dei deputati ha approvato in via definitiva (ancora con la fiducia) la conversione in legge del cosiddetto “decreto carceri”, che introduce una serie di misure con cui il governo dichiara di voler affrontare il problema del sovraffollamento delle carceri italiane. Il testo era stato approvato dal Consiglio dei ministri a inizio luglio e era passato all’esame del Senato con un voto di fiducia.

Per migliorare la gestione delle strutture carcerarie, il testo prevede l’assunzione di un massimo di 1.000 agenti della polizia penitenziaria fra il 2025 e il 2026, oltre a venti nuove figure dirigenziali. Il decreto si rivolge anche ai detenuti, prevedendo misure finalizzate a migliorarne le condizioni di detenzione. Su tutte, l’aumento delle telefonate consentite ogni settimana, che verranno regolamentate in seguito mediante regolamento ancora da redigere: “Il decreto interviene sull’edilizia penitenziaria e timidamente ritocca la custodia cautelare, ma di certo non offre le risposte necessarie e urgenti per la drammatica situazione delle carceri italiane”.

Affrontare il sovraffollamento carcerario resta un miraggio: con 65 detenuti morti per suicidio – circa due alla settimana – e 7 agenti deceduti nella medesima maniera; con circa 14.000 detenuti in più rispetto alla capienza, la legge di conversione del decreto carceri è inadeguata per i bisogni e cieca rispetto alle urgenze

Caro signor Ministro on. Nordio è tutto qui ?

A leggere, anche solo superficialmente la legge (prodotta con tanto di energico braccio di ferro in sede parlamentare dove blindata con il voto di fiducia si è impedito ogni anche minimo miglioramento possibile proveniente dalla discussione e dal confronto in aula) si evince tutta la pochezza del provvedimento che oltre ad essere una ennesima occasione sprecata, evidenzia il vuoto qualunquismo di una politica che si ostina a credere che il popolo ancora possa credere a parole generiche e di mero proclamo. Basti pensare agli interventi dei vari politici (leader o seconde terze file) della maggioranza di governo per capire quanto vuoto inutile ci sia in un provvedimento legislativo che non risolve nulla, anzi con l’introduzione del nuovo reato di  cui al nuovo art.  314-bis c.p. peculato per distrazione, introduce una nuova fattispecie di reato  che potenzialmente va ad aggravare la situazione delle carceri e del sistema penale.

Veramente signor Ministro on. Nordio lei pensa che da questa legge ne possa scaturire un alleggerimento del sovraffollamento carcerario ?

Lei che legge Hegel e si illumina con la meditazione della ragion  pratica  pensa veramente che raccontarla al popolo italiano possa d’incanto risolvere un sovraffollamento strutturale atavico e cronico frutto di una sovraproduzione di norme fatte a seconda delle convenienze di una politica preoccupata ed occupata ad acquisire il consenso popolare che invoca vendetta, piuttosto che governare un sistema, quello penale, da riscrivere in modo costituzionalmente ispirato ?

Caro on. Nordio, lei che per oltre quarant’anni ha manipolato codici e processi, mandato a processo migliaia di italiani e non, Lei che ha inquisito mezza popolazione veneta e l’altra metà l’ha brandita con il terrore, pensa veramente che basta una vuota leggina capace di partorire il topolino di cose ovvie e già esistenti ? ( le due telefonate mensili da 10 minuti esistono già, già sono nella disponibilità dei Direttori del carcere…basta volerlo… - i 1000 agenti che promette salvo non dire nelle interviste in due anni 2025 e 2026  non bastano nemmeno a neutralizzare gli agenti che nel biennio andranno in pensione, lasciando così soli i poliziotti in servizio a cui non regala nessun rinforzo – la detenzione domiciliare per gli ultrasettantenni esiste già basta applicarla – il registro delle comunità idonee all’accoglienza e al reinserimento dei detenuti, che dipenderà direttamente dal ministero della Giustizia, si tratta di luoghi in cui i detenuti avranno accesso sia ai servizi di accoglienza residenziale che a percorsi di reinserimento socio-lavorativo. Su questo è intervenuto direttamente il Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza (Cnca) , affermando che senza le adeguate risorse il rischio per le strutture è quello di diventare “piccole prigioni private”, senza poter garantire condizioni dignitose, Non è che ci ritroveremo tra 10 anni a registrare dei piccoli lager come si è scoperto per le RSA private convenzionate ?-

Signor Ministro on. Nordio, Lei che è stato a capo della Commissione parlamentare per la riforma del Codice Penale, producendo un testo rimasto dal 2006 nel cassetto polveroso di qualche scrivania al Ministero ed alla Presidenza del Consiglio, veramente pensa che la sua leggina vuota possa conciliare il Codice Fascista ancora in vigore con la cultura garantista e risocializzativa dell’art. 27 della Costituzione Italiana ?

Signor Ministro on. Nordio, perché raccontare nelle interviste e nella conferenze stampa alla TV italiana, che il Decreto risolve il problema del sovraffollamento rendendo la condizione carceraria più umana ? perché mentire sapendo di mentire ?

Per attenuare l’impatto dei suicidi in carcere è necessario stemperare la tensione crescente data dal sovraffollamento unito alla solitudine della condizione detentiva: bastava regalare ai detenuti la possibilità di restare in contatto con le famiglie telefonicamente dalla cella quanto desiderano (come in Francia in Spagna ed in altri stati europei, dove ogni dentuto è dotato di telefono abilitato a pochi numeri in chiamata così da comunicare con le famiglie ogni volta che scende l’umore che la solitudine determina il groppo alla gola e alimenta il pensiero di farla finita … d’altra parte lo dice anche il noto spot pubblicitario: “una telefonata allunga la vita” ) – con una semplice concessione che non sposta nulla rispetto alla tanto cara certezza della pena a difesa della quale non si possono concedere sconti di pena, si sarebbe attenuato il rischio suicidi.

Signor Ministro on. Nordio, senza sconti ma con l’applicazione automatica  della misura alternativa della detenzione domiciliare sotto ai tre anni di residuo pena, avremmo liberato almeno 10mila posti detentivi in carcere, senza derubricare nulla se non variando il luogo della espiazione secondo una norma che già esiste e che la burocrazia di una Magistratura di Sorveglianza che per sentirsi più protagonista pretende di soggiogare ad un vaglio di giudizio… ma il condannato è già stato giudicato, non serve un giudizio nuovo per dare o non dare la detenzione domiciliare, questa modalità diversa di espiazione nel proprio domicilio è già prevista dalla legge, basta applicarla ed avremo meno detenuti in cella nella fase residua e finale della pena…

Vede Ministro quante cose si potevano fare a costo zero…e non si sono fatte pur dichiarando di aver risolto  il problema che risolto NON è !?

L’Edilizia  penitenziaria è inadeguata e necessita di interventi: che fine hanno fatto le caserme che Lei dichiarò ormai un anno fa disponibili ad ospitare detenuti in uscita per alleggerire il sovraffollamento delle celle ?

Il Depurato on. Lupi, di maggioranza, visitando in questi giorni il Carcere di Opera a Milano ha scoperto che nelle celle non c’è l’acqua calda (l’art. 7 DPR 230/2000 Regolamento penitenziario al comma 2) recita :  I vani in cui sono collocati i servizi igienici forniti di acqua corrente, calda e fredda, sono dotati di lavabo, di doccia e, in particolare negli istituti o sezioni femminili, anche di bidet, per le esigenze igieniche dei detenuti e internati. – NON ci sono docce e NON c’è acqua calda corrente in nessun carcere italiano – nelle sezioni femminili Non ci sono neppure bidet per l’igiene intima)

Eppure l’on. Lupi ha frequentato spesso i penitenziari italiani e all’epoca della detenzione dell’amico Formigoni si recava in carcere settimanalmente : solo ora si accorge che non c’è acqua calda ??

Signor Ministro on. Nordio, faccia un giro nelle sezioni delle carceri, parli con i detenuti, vada a vedere quanto illegali siano le brande a castello prive di scalette di salita e di spondine di protezione…

… il carcere italiano è illegale … ed è incostituzionale !