Novembre in musica: le canzoni più belle
Novembre in musica: le canzoni più belle
Cala Novembre e le inquietanti nebbie gravi coprono gli orti
Lungo i giardini consacrati al pianto si festeggiano i morti, si festeggiano i morti
Cade la pioggia ed il tuo viso bagna di gocce di rugiada
Te pure, un giorno, cambierà la sorte in fango della strada, in fango della strada
Così canta Francesco Guccini, raccontando Novembre nella sua canzone “Canzone dei dodici mesi”, tratta dal suo disco capolavoro del 1972 “Radici”.
E così noi vogliamo partire per celebrare il mese di Novembre, un mese malinconico e cupo, di nebbie, di morti, di freddo e di pioggia, che prelude all'inverno che ora, davvero, è alle porte. Solo l'effimera estate di San Martino a portare un po' di sole in questo scellerato Novembre..
Un mese grigio, il tempo di Novembre, che in tanti hanno cantato e suonato.
Iniziamo a raccontare Novembre con la canzone di Alice, “Una sera di Novembre” dal disco “Capo Nord” uscito nel 1980.
E' una sera di Novembre
Fuori piove, un cane abbaia
Brividi sulla mia pelle
Dicono che io ti amo
Strane sensazioni
Queste tue mani
Mille delusioni
Dentro una parola
Poi ancora Vinicio Capossela, che canta “Pioggia di Novembre”, brano del 1996 incluso all’interno del disco capolavoro “Il ballo di San VIto”. Brano suggestivo che dice:
Sui gatti tristi dentro i cortili
Sulle collane degli abusivi
Sul padiglione degli infettivi
Sopra i germani dentro i navigli
Sui treni caldi dei pendolari
Sopra i silenzi dei tassinari
Sulle africane per mezzo ai viali
Sopra i parenti negli ospedali
E piove stasera anche sul chiuso della galera
E venga la pioggia a Novembre
A lavarmi i pensieri dal fango e dal mal
Qualche anno fa Giusy Ferreri impazzava in radio con “Novembre”. appunto, tormentone che si trova nel suo primo disco “Gaetana” uscito nel 2008:
A novembre la città si spense in un istante
Tu dicevi basta ed io restavo inerme
Il tuo ego è stato sempre più forte
Di ogni mia convinzione
Ora a novembre la città si accende in un istante
Il mio corpo non si veste più di voglie
E tu non sembri neanche più così forte
E come ti credevo un anno fa a novembre
Eros Ramazzotti canta “Sta passando novembre”, grano tratto dall'album "Calma apparente" uscito nel 2005, un auspicio che suona come un sollievo:
È per te
Questo fiore che ho scelto
Te lo lascerò lì
Sotto un cielo coperto
Mentre guardo lassù
Sta passando novembre
E tu hai vent'anni per sempre
Ora che
Un classico dei classici, "Autumn leaves", che prendiamo dalla versione esotica cantata da Nat King Cole, incisa mille volte e divenuta presto anche uno standard jazz:
Since you went away, the days grow long
And soon, I'll hear old winter's song
But I miss you most of all, my darling
When autumn leaves start to fall
Ancora un altro classico, per il grande Frank Sinatra con una canzone “Autumn in New York”, poi cantata da tutti grandi, come Ella Fitzgerald e Louis Armstrong:
Autumn in New York
Why does it seem so inviting
Autumn in New York
It spells the thrill of first-knighting
Glittering crowds and shimmering clouds
In canyons of steel
They're making me feel, I'm home
It's autumn in New York
That brings the promise of new love
Autumn in New York
Is often mingled with pain
Ancora un grande classico del rock, "November rain" dei Guns N Roses, tratta dal disco del 1991 "Use your illusion":
Sometimes I need some time on my own
Sometimes I need some time all alone
Ooh, everybody needs some time on their own
Ooh, don't you know you need some time all alone
And when your fears subside
And shadows still remain, oh yeah
I know that you can love me when there's no one left to blame
So never mind the darkness, we still can find a way
'Cause nothin' lasts forever, even cold November rain
C'è anche Ivan Graziani con la canzone "I giorni di novembre" tratta dall'album "Ballata per 4 stagioni" del 1976:
La tigre fra le canne, l'urlo dei battitori
E il gioco dell'arazzo nella grande casa
E vedo riflesse nello specchio le vecchie zie accanto al fuoco
A rammendare calze nei giorni di novembre
Poi la vetta buia delle scale e grandi ombre
Sulle volte tormentate, ricordo di un terremoto
In quei giorni di novembre
Infine, ricordiamo la canzone “November” struggente pezzo delle Azure Ray, compreso nel disco omonimo del 2002.
So many lifeless empty hands
So many hearts in great demand
And now my sorrow seems to far away
Until I'm taken by these bults of pain
But I turn them off and tuck them away
Till these rainy days that make them stay
And then ill cry so hard to these sad songs
And the words still ring, once here now gone
And they echo through my head everyday
And I don't think they'll ever go away
Just like thinking of your childhood home
But we can't go back were on our own
Novembre porta l’inverno, e in fondo è già inverno, e ci traghetta verso il Natale, passando attraverso i morti e i santi, due facce della stessa medaglia.
E allora arrivederci con altre canzoni per i dodici mesi.